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Il Dr Maiocchi Davide, fondatore di Gravidanzafacile, mette a disposizione la sua esperienza per le persone che amano approfondire tematiche connesse al miglioramento della fertilità.
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"Il cibo non è solo carburante, ma un potente messaggero biochimico che comunica direttamente con i tuoi ormoni" - Questo è il principio fondamentale che guida il mio approccio alla nutrizione per la fertilità femminile.
Mi presento, sono il Dr. Maiocchi Davide, biologo nutrizionista specializzato nel miglioramento della fertilità di coppia. Da oltre 16 anni aiuto donne dai 27 ai 45 anni a capire come la nutrizione quotidiana influenzi direttamente il loro equilibrio ormonale e, di conseguenza, la loro riserva ovarica.
Hai ricevuto una diagnosi di scarsa riserva ovarica e ti stai chiedendo se esista davvero un modo per migliorarla attraverso l'alimentazione? Forse hai già consultato diversi medici che ti hanno detto che l'alimentazione ha un impatto minimo sulla tua fertilità e che l'unica soluzione è affidarti a trattamenti ormonali?
Comprendo perfettamente la tua frustrazione. Quello che molti specialisti della fertilità non considerano è che ogni boccone di cibo che introduci nel tuo organismo rappresenta molto più di semplici calorie - è un vero e proprio segnale biochimico che condiziona direttamente il tuo assetto ormonale.
Uno studio pubblicato sul Journal of Assisted Reproduction and Genetics ha evidenziato come specifici pattern alimentari possano modificare la risposta ovarica e la qualità degli ovociti nelle donne sottoposte a trattamenti di procreazione medicalmente assistita. Ma quello che pochi ti dicono è che questi effetti si manifestano anche nel concepimento naturale.
Prima di svelarti i principi della nutrizione di segnale per migliorare la riserva ovarica, è fondamentale comprendere perché i consigli nutrizionali generici non sono sufficienti quando si parla di fertilità femminile.
La maggior parte dei nutrizionisti ti consiglierà di:
Mangiare tanta frutta e verdura
Limitare gli zuccheri raffinati
Preferire i cereali integrali
Consumare grassi sani
Questi consigli sono corretti, ma sono generici e non tengono conto dell'impatto specifico che il cibo ha sul tuo sistema ormonale riproduttivo.
Il problema non è cosa mangi, ma quando lo mangi, come lo combini e quale messaggio biochimico stai inviando al tuo organismo. Il tuo corpo interpreta ogni pasto come un segnale che attiva o disattiva specifiche cascate ormonali.
Ricerca condotta presso l'Università di Harvard ha dimostrato che le scelte alimentari influenzano direttamente la risposta infiammatoria sistemica e, di conseguenza, la funzione ovarica e la qualità degli ovociti (Chavarro et al., 2018).
Dopo anni di ricerca e pratica clinica, ho identificato tre principi fondamentali della nutrizione di segnale che hanno un impatto diretto sulla riserva ovarica:
La colazione è molto più di un semplice pasto - è il momento in cui il tuo corpo decide se attivare o disattivare la cascata ormonale riproduttiva.
Una colazione ricca di nutrienti specifici invia un potente segnale all'ipotalamo (il direttore d'orchestra del tuo sistema endocrino) che le risorse sono abbondanti e che è un buon momento per investire energia nella riproduzione.
Al contrario, saltare la colazione o limitarsi a un caffè e qualche biscotto invia un segnale di carestia che porta il corpo a risparmiare energia, disattivando i sistemi "non essenziali" per la sopravvivenza immediata, come quello riproduttivo.
Uno studio pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition ha dimostrato che la distribuzione calorica durante la giornata influenza significativamente i livelli di ormoni riproduttivi nelle donne.
L'insulina non è solo l'ormone che regola la glicemia, ma un potente modulatore di altri ormoni, inclusi quelli riproduttivi.
Picchi glicemici seguiti da improvvisi crolli creano un ambiente ormonale caotico che interferisce con la normale funzione ovarica. Ricerche pubblicate su Fertility and Sterility hanno evidenziato come l'insulino-resistenza sia presente in molte donne con problemi di fertilità, anche quando non sono in sovrappeso.
Non è solo questione di limitare gli zuccheri, ma di creare il giusto equilibrio di macronutrienti in ogni pasto per mantenere stabili i livelli di insulina durante tutta la giornata.
Forse il principio più trascurato dalla medicina convenzionale è la stretta connessione tra salute intestinale e funzione ovarica.
L'80% del tuo sistema immunitario si trova nell'intestino, e l'infiammazione intestinale si traduce rapidamente in infiammazione sistemica, che colpisce anche gli organi riproduttivi.
Uno studio pubblicato su Microbiome ha dimostrato che la composizione del microbiota intestinale può influenzare direttamente l'equilibrio ormonale femminile.
Come ripeto spesso alle mie pazienti: "Su un terreno infiammato non si semina".
Ecco come strutturare la tua alimentazione quotidiana per inviare i segnali corretti al tuo sistema ormonale e supportare la tua riserva ovarica:
La colazione ideale per la fertilità deve contenere:
Proteine di qualità (20-25g): uova biologiche, yogurt greco, ricotta di capra, tofu
Grassi buoni (15-20g): avocado, frutta secca, olio extravergine d'oliva, semi di lino, semi di chia
Carboidrati complessi (in quantità moderata): fiocchi d'avena, quinoa, pane integrale a lievitazione naturale
Fibre (minimo 5g): frutta fresca di stagione, verdure
Questo mix nutrizionale attiva l'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, stimolando la produzione di GnRH (ormone di rilascio delle gonadotropine), che a sua volta favorisce il rilascio di FSH e LH, fondamentali per la maturazione follicolare.
Un piccolo spuntino proteico con:
Una manciata di frutta secca
Una fonte di proteine (yogurt, hummus)
Frutta fresca o verdura cruda
Il pranzo deve essere equilibrato con:
Una porzione generosa di verdure (almeno metà del piatto)
Una fonte di proteine magre (100-120g)
Una piccola porzione di carboidrati complessi
Una fonte di grassi buoni
Se sei in una fase di disinfiammazione intensiva, puoi limitare temporaneamente i cereali contenenti glutine, sostituendoli con alternative come riso, grano saraceno o quinoa.
Simile a quello mattutino, ma con un'attenzione particolare a mantenere stabile la glicemia per evitare i cali energetici che portano ad un aumento del cortisolo, nemico della tua fertilità.
La cena dovrebbe essere più leggera del pranzo e consumata almeno 3 ore prima di coricarsi:
Abbondanti verdure
Proteine facilmente digeribili
Meno carboidrati rispetto al pranzo
Grassi buoni
Una ricerca pubblicata sul Journal of Nutrition ha evidenziato come il timing dei pasti e la distribuzione dei macronutrienti nell'arco della giornata possano influenzare i ritmi circadiani del sistema endocrino, con effetti diretti sulla fertilità.
Anziché fornirti un semplice elenco di cibi da mangiare, voglio spiegarti le 5 categorie di alimenti che hanno un impatto specifico sulla tua riserva ovarica e perché:
Lo stress ossidativo è uno dei principali nemici della qualità ovocitaria. Gli antiossidanti come vitamina C, vitamina E, carotenoidi e polifenoli proteggono gli ovociti dai danni ossidativi.
Perché funzionano: Gli ovociti sono particolarmente sensibili ai danni dei radicali liberi. Uno studio pubblicato su Reproductive BioMedicine Online ha dimostrato che lo stress ossidativo può ridurre sia la qualità che la quantità degli ovociti.
Come introdurli: Non si tratta di mangiare occasionalmente un frutto o una verdura, ma di creare una vera e propria "barriera antiossidante" attraverso un consumo costante e variato di alimenti colorati (verde scuro, arancione, rosso, viola).
I grassi non sono tutti uguali. Gli acidi grassi essenziali, in particolare gli omega-3, sono fondamentali per la salute riproduttiva.
Perché funzionano: Gli acidi grassi omega-3 riducono l'infiammazione sistemica e supportano la produzione di ormoni. Sono componenti strutturali delle membrane cellulari, incluse quelle degli ovociti, e influenzano la loro recettività agli ormoni.
Come introdurli: Pesce azzurro di piccola taglia, semi di lino, semi di chia, noci. L'importante è la costanza e la varietà delle fonti.
Le proteine forniscono gli aminoacidi essenziali necessari per il rinnovo cellulare e la produzione ormonale.
Perché funzionano: Gli aminoacidi sono i mattoni con cui vengono costruiti gli ormoni riproduttivi. Una ricerca pubblicata su Human Reproduction Update ha evidenziato come un adeguato apporto proteico sia essenziale per la maturazione follicolare.
Come introdurle: Alterna fonti animali di alta qualità (uova biologiche, pesce, carni bianche) a fonti vegetali (legumi, tofu, tempeh). La combinazione e rotazione delle fonti proteiche è fondamentale per ottenere tutti gli aminoacidi essenziali senza sovraccaricare il sistema digestivo.
Il microbiota intestinale influenza direttamente l'equilibrio ormonale attraverso la modulazione dell'infiammazione e il metabolismo degli ormoni.
Perché funzionano: Un microbiota sano produce metaboliti che favoriscono l'equilibrio ormonale e riducono l'infiammazione sistemica. Uno studio pubblicato su Microbiome ha dimostrato come alterazioni del microbiota siano associate a disturbi riproduttivi nelle donne.
Come introdurli: Alimenti fermentati (yogurt, kefir, crauti, kombucha) come fonte di probiotici; fibre solubili e insolubili (verdure, frutta, legumi, cereali integrali) come fonte di prebiotici.
Alcune sostanze presenti negli alimenti possono modulare l'attività degli estrogeni, favorendo un equilibrio ormonale più sano.
Perché funzionano: Molti problemi di fertilità sono legati a sbilanciamenti tra estrogeni e progesterone. Alcuni fitonutrienti possono aiutare a ristabilire questo equilibrio, migliorando la funzione ovarica.
Come introdurli: Semi di lino, semi di sesamo, crucifere (broccoli, cavolfiori, cavoli), melagrana.
Così come esistono alimenti che supportano la tua fertilità, ce ne sono altri che possono danneggiarla. Non si tratta di demonizzare alcun cibo, ma di comprendere l'impatto che alcune sostanze possono avere sul tuo equilibrio ormonale:
I picchi di insulina provocati da questi alimenti interferiscono con l'equilibrio di altri ormoni, inclusi quelli riproduttivi. Uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism ha evidenziato come l'iperinsulinemia possa alterare la funzione ovarica.
Contengono additivi, conservanti e grassi trans che aumentano l'infiammazione sistemica e interferiscono con il metabolismo ormonale.
Anche in quantità moderate, l'alcol può influenzare il metabolismo degli estrogeni e ridurre la riserva ovarica. Uno studio pubblicato su Fertility and Sterility ha evidenziato come il consumo di alcol sia inversamente correlato alla riserva ovarica.
Più di 200mg di caffeina al giorno (circa 2 tazzine di caffè) possono influenzare negativamente la qualità degli ovociti e ridurre le probabilità di concepimento, come dimostrato da una ricerca pubblicata su Human Reproduction.
Se non hai intolleranze specifiche, i latticini di alta qualità possono essere parte di una dieta per la fertilità. Tuttavia, i latticini industriali spesso contengono ormoni e antibiotici che possono interferire con il tuo equilibrio ormonale.
Anche con la migliore alimentazione, in alcune situazioni può essere necessario un supporto integrativo mirato. Ecco i principali nutrienti che hanno mostrato evidenze scientifiche di supporto alla riserva ovarica:
Il CoQ10 è un potente antiossidante che supporta la funzione mitocondriale, fondamentale per la qualità ovocitaria.
Uno studio pubblicato su Aging Cell ha dimostrato come la supplementazione con CoQ10 possa migliorare la funzione mitocondriale negli ovociti e ripristinare la fertilità in modelli di invecchiamento riproduttivo.
Un altro potente antiossidante che può proteggere gli ovociti dallo stress ossidativo e migliorare la sensibilità all'insulina.
Più di un semplice nutriente, la vitamina D funziona come un ormone nel corpo umano. I recettori della vitamina D sono presenti nelle ovaie e nell'endometrio.
Una revisione sistematica pubblicata su Nutrients ha evidenziato una forte correlazione tra livelli adeguati di vitamina D e migliori esiti riproduttivi.
Particolarmente EPA e DHA, supportano la produzione ormonale e riducono l'infiammazione sistemica.
In alcune donne con riserva ovarica molto ridotta, la supplementazione con DHEA ha mostrato risultati promettenti, come evidenziato da uno studio pubblicato sul Journal of Ovarian Research.
Importante: L'integrazione deve essere sempre personalizzata in base alle tue specifiche esigenze e sotto la supervisione di un professionista qualificato. Non esistono integratori "miracolosi" che funzionano per tutte.
Il digiuno intermittente è diventato molto popolare negli ultimi anni, ma il suo impatto sulla fertilità femminile è complesso e non sempre positivo.
Alcune ricerche suggeriscono che periodi brevi di digiuno possono migliorare la sensibilità insulinica e ridurre l'infiammazione sistemica, entrambi fattori positivi per la fertilità.
Tuttavia, uno studio pubblicato su Journal of Endocrinology ha evidenziato come protocolli di digiuno troppo lunghi o frequenti possano alterare l'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi nelle donne, riducendo i livelli di LH e FSH.
La mia esperienza clinica suggerisce che:
Per le donne con buona riserva ovarica e cicli regolari: un leggero digiuno intermittente (ad esempio, 12-14 ore tra la cena e la colazione) può essere benefico.
Per le donne con scarsa riserva ovarica, cicli irregolari o amenorrea: il digiuno intermittente può peggiorare la situazione e inviare ulteriori segnali di "carestia" al corpo.
Cambiare completamente la propria alimentazione da un giorno all'altro è difficile e spesso controproducente. Ecco come implementare gradualmente i principi della nutrizione di segnale per migliorare la tua riserva ovarica:
Elimina progressivamente gli alimenti pro-infiammatori
Introduci la colazione abbondante e nutriente
Inizia a prestare attenzione ai segnali del tuo corpo dopo i pasti
Mantieni un diario alimentare correlato ai sintomi
Implementa la struttura dei pasti descritta sopra
Aumenta gradualmente l'apporto di alimenti ricchi di antiossidanti e grassi essenziali
Introduci alimenti fermentati per migliorare la salute intestinale
Osserva i cambiamenti nel tuo ciclo mestruale, energia e umore
Perfeziona la tua alimentazione in base ai feedback del tuo corpo
Considera l'integrazione mirata per supportare specifiche esigenze
Mantieni la consistenza pur permettendoti occasionali eccezioni
Monitora periodicamente i tuoi parametri ormonali
L'AMH (ormone antimülleriano) è un marcatore della riserva ovarica, ma non un indicatore assoluto della fertilità. Sebbene non esistano studi che dimostrino un aumento diretto dell'AMH attraverso la sola alimentazione, numerose ricerche evidenziano come una nutrizione mirata possa migliorare la qualità ovocitaria e la risposta ovarica, che sono gli aspetti veramente importanti per il concepimento.
I primi miglioramenti a livello di energia, ciclo mestruale e sintomi premestruali possono manifestarsi già dopo 1-2 mesi. Per quanto riguarda i parametri ormonali misurabili e la qualità ovocitaria, sono generalmente necessari 3-6 mesi, poiché il ciclo di maturazione follicolare dura circa 100 giorni.
Non esiste una dieta "ideale" per tutte. Ogni donna ha esigenze specifiche basate sulla sua biochimica individuale. I principi della nutrizione di segnale possono essere applicati a diversi modelli alimentari. L'importante è rispettare i principi fondamentali discussi in questo articolo e personalizzarli in base alle tue esigenze specifiche.
Assolutamente sì. Anzi, la nutrizione di segnale può significativamente migliorare i risultati dei trattamenti di procreazione medicalmente assistita. Uno studio pubblicato su Human Reproduction ha evidenziato come la qualità della dieta nei mesi precedenti i trattamenti PMA influenzi significativamente i tassi di successo.
L'impatto dell'alimentazione sulla tua fertilità va ben oltre le semplici calorie o le vitamine. Ogni pasto rappresenta un'opportunità per inviare il messaggio giusto al tuo sistema ormonale.
La nutrizione di segnale non è una dieta restrittiva, ma un approccio consapevole che rispetta la biochimica del tuo corpo e la supporta nel suo naturale funzionamento.
Se hai ricevuto una diagnosi di scarsa riserva ovarica, ricorda che il valore di AMH o la conta dei follicoli antrali non rappresentano una condanna definitiva. Molte donne sono riuscite a concepire naturalmente nonostante valori considerati "sfavorevoli" dalla medicina convenzionale.
Il tuo corpo ha una straordinaria capacità di rigenerazione quando gli vengono forniti i nutrienti e i segnali giusti. La nutrizione di segnale è la chiave per sbloccare questo potenziale e migliorare la tua fertilità in modo naturale e rispettoso.
Se desideri un supporto personalizzato nel tuo percorso verso la maternità, contattaci per scoprire come il protocollo nutrizionale specifico per la fertilità può aiutarti a realizzare il tuo sogno di diventare madre.
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